Deve sembrare perfetto.

Avete bisogno di un concetto di hotel cucito su misura per voi, la vostra famiglia e il vostro team. Un concetto che vi farà sentire a casa, uno che non vorrete mai lasciare. Un filo conduttore che i vostri ospiti più affezionati riconosceranno al primo sguardo. Vorrei mostrarvi il MIO filo conduttore, perché forse non ci conosciamo ancora.

Posso presentarmi?

Sono Teresa De Martino. Ho trascorso un’infanzia spensierata, con estati al mare sulla splendida Costiera Amalfitana e inverni tra le montagne di Salisburgo, in Austria. Figlia dell’ospitalità, sempre in movimento, mai ferma. Il mio percorso è stato naturale: formazione come direttore d’albergo, seguita da una laurea in Marketing e Risorse Umane. Ho fatto la mia strada nel settore automobilistico di lusso, occupandomi di marketing, vendite, eventi e gestione del marchio. Durante quel periodo, ho conseguito un Master in Economia Aziendale e fatto uno stage nella Silicon Valley in America. Poi è arrivata una nuova sfida: un’agenzia di marketing a Monaco di Baviera, specializzata in hotel. Sei anni di progetti con personalità straordinarie. E infine, il sogno. Il sogno di DreamAways. E ora eccoci qui…

Il mio percorso professionale potrebbe essere descritto come “senza soluzione di continuità”, e questo è esattamente ciò che potete aspettarvi da me e da noi come agenzia di marketing:

● concetti fluidi e coerenti,
● strutture chiare,
● pensiero strategico.

Ma non ci fermiamo al bianco e nero. La vita e il marketing hanno bisogno di colori, di idee creative che vadano oltre i soliti schemi. Serve il coraggio di progettare e sognare in grande. Prendere questi sogni e trasformarli in piani concretamente realizzabili: questo è ciò che mi definisce, sia come persona che come leader della nostra agenzia di marketing.

La piccola stampa

Cosa rende le storie davvero affascinanti? Esattamente, i dettagli. Quelle piccole cose che trovi nella scatola del cucito. Un esperimento personale:
Cosa amo? Gli incontri che arricchiscono, le novità, la vivacità, la dolce vita e il lavoro di squadra. Cosa proprio non sopporto? Stare ferma. O peggio ancora: tornare indietro. Cosa rende una buona giornata ancora migliore? Una pausa caffè, il nuovo Falstaff tra le mani, un’idea brillante che prende forma, Musica Italiana nelle orecchie e una corsa in Vespa. Direi che ora mi conoscete, almeno un po’.

E voi, posso conoscervi meglio?